Unboxing Carbon, il catalogo per costruire con veri materiali green
Dalla Danimarca un nuovo strumento per architetti e progettisti pensato per ridurre le emissioni di gas serra indirette degli immobili
Quante volte ci è capitato di sfogliare un catalogo di arredamento, o magari uno per scegliere gli infissi o i pavimenti della nostra casa? Probabilmente tra coloro che hanno a cuore la sostenibilità qualcuno si sarà interrogato sull’impatto ambientale dei materiali da costruzione. Il legno utilizzato per il nostro parquet arriverà da fonti sostenibili? Quante emissioni di gas serra produrranno le piastrelle che abbiamo scelto?
Per rispondere a queste domande, uno studio di architettura danese ha deciso di catalogare i principali materiali da costruzione in base alla loro impronta ecologica. Ecco come è nato Unboxing Carbon, il primo catalogo di materiali green. Vediamo di che cosa si tratta.
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Svelato il “potenziale di riscaldamento globale” dei materiali
Unboxing Carbon nasce dall’idea dello studio di architettura Henning Larsen, che ha il suo quartiere generale a Copenhagen. L’idea di base è quella di fornire ad architetti e progettisti uno strumento open source per determinare con facilità il “potenziale di riscaldamento globale“ (Global Warming Potential o GWP) dei materiali da costruzione comunemente utilizzati.
I materiali da costruzione sono responsabili dell’11 per cento delle emissioni globali di CO2, tre volte le emissioni dell’aviazione. Una possibile soluzione consiste nello scegliere materiali più sostenibili, ma individuarli può essere difficile anche per chi è del settore.
Insieme ad altri studi di architettura danesi, Henning Larsen ha deciso di provare a risolvere proprio questo problema: ogni prodotto sul catalogo di Unboxing Carbon riporta le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) in modo chiaro e comprensibile, utilizzando un’unità di misura ben nota agli architetti ovvero il metro quadro
Unboxing Carbon è l’ultimo step di un’iniziativa più ampia che ha preso il via nel 2021, un corso di quattro ore che vuole dare ai professionisti gli strumenti per misurare il cosiddetto “embodied carbon” ovvero il carbonio incorporato nei materiali da costruzione.
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L’inquinamento “nascosto” nei componenti da costruzione
Martha Lewis, responsabile dei materiali alla Henning Larsen, spiega così il concetto di carbonio incorporato: “Il carbonio iniziale è quello emesso nella fase di produzione di prodotti e materiali, dall’estrazione e lavorazione delle risorse naturali, al trasporto ai siti di lavorazione e alle fasi di produzione. Si tratta quindi di un ‘costo’ del carbonio che si verifica prima ancora che venga realizzata un’architettura”.
In altre parole, se spesso si presta attenzione all’impatto ambientale di un immobile durante il suo ciclo di vita, ottimizzando per esempio l’efficienza energetica, lo stesso non avviene per i materiali scelti in fase di realizzazione.
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“Architetti consapevoli delle emissioni di carbonio iniziali”
“Se vogliamo seriamente ridurre l’impronta di carbonio dei nostri progetti e del nostro settore, gli architetti devono essere consapevoli delle emissioni di carbonio iniziali. Si tratta delle emissioni associate al qui e ora e, in quanto tali, sono assolutamente cruciali per guidare le nostre scelte di materiali e prodotti”, spiega ancora Martha Lewis.
Ecco dove entra in gioco Unboxing Carbon, il catalogo green che elenca tipologie, longevità ed emissioni di CO2 di moltissimi materiali, dal più sostenibile al più inquinante. Questo strumento è stato creato per rendere facile l’accesso a informazioni dettagliate sulle diverse categorie di materiali da costruzione per i professionisti che desiderano progettare abitazioni ecologiche.
Le categorie includono mattoni, rivestimenti in piastrelle senza sottostruttura, rivestimenti in ceramica, rivestimenti in pietra naturale, ardesia, rivestimenti in legno, GRC, cemento polimerico e fibrocemento, alluminio e acciaio, pannelli di vetro, plastica pannelli sandwich metallici, e vernici esterne, insieme all’analisi dell’impatto sull’ambiente associato a ciascuna categoria di materiale.
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“Resiliente” più “green”, ecco il futuro delle nostre case
Le nostre case devono diventare più sostenibili. L’Unione Europea ha recentemente approvato una Direttiva che punta a rendere gli edifici europei climaticamente neutri entro il 2050, riducendone le emissioni di oltre il 50 per cento. E i cittadini e i proprietari di immobili sono favorevoli a misure che migliorino l’efficienza energetica degli edifici.
La crisi climatica parla chiaro: ogni nostra azione quotidiana e ogni ambito della nostra vita, dai mezzi di trasporto che utilizziamo al luogo che chiamiamo casa, può e deve tenere conto della nostra ‘casa’ in senso più ampio: il nostro pianeta.
Progettare e costruire un’abitazione che rispetti l’ambiente e che mitighi gli effetti del cambiamento climatico è essenziale. Progetti come Unboxing Carbon facilitano questo lavoro, offrendo agli addetti del settore gli strumenti per costruire case sostenibili e resilienti. Ma la sostenibilità non si ferma sulla soglia di casa: anche le pavimentazioni esterne e i vialetti privati possono avere un impatto negativo sull’ambiente.
Fortunatamente, aziende all’avanguardia come Terra Solida stanno offrendo soluzioni performanti ed ecologiche, come la terra stabilizzata e il calcestruzzo architettonico, che soddisfano le esigenze di strutture pubbliche e private. Scegliamo con cura, e faremo del nostro pianeta una casa migliore per tutti.
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